Eco-allarmi: l'Oms ci riprova con l'emergenza zanzare
Aug 02, 2023L‘Organizzazione Mondiale della Sanità ha deciso di aumentare il proprio contributo al diffondersi della cosiddetta “eco-ansia”, la nuova patologia appena sfornata dai creativi del Great Reset. Se in questo momento la paura per i virus come il Covid, per il quale come noto “non esistono cure efficaci”, è diminuita, bisogna alzare i livelli del terrore di altre potenziali minacce per la salute, o meglio ancora: bisogna saldare le paure ambientali a quelle biosanitarie. Il caldo non brucia solo i campi e fa avanzare i deserti, ma aumenta anche le malattie.
Lo aveva anticipato, prima delle attuali dichiarazioni dell’OMS, il discusso infettivologo Matteo Bassetti, che a dicembre sulla sua pagina Facebook aveva dichiarato che a causa della – a suo dire – «tropicalizzazione» del clima l’Italia rischia malattie di altre face climatiche. «La febbre gialla è una seria candidata per una futura pandemia», asseriva la virostar. Faceva anche qualche nome della malattie di prossima diffusione: il virus del Nilo Occidentale, che può provocare malattie gravi del cervello. Oppure il virus Chikungunya, trasmesso dalla zanzara tigre, tipico di alcune aree tropicali; ma soprattutto indicava il maggior pericolo nella febbre gialla, malattia trasmessa da un determinato tipo di zanzara. Si tratta di una malattia molto grave, spesso mortale, presente nell’Africa equatoriale e nell’America del Sud nel bacino amazzonico.
In Italia non ci sono mai state notifiche di casi e la possibilità di ammalarsi è legata esclusivamente a viaggi in zone endemiche. Ma il global warming potrebbe incentivare la migrazione delle zanzare in una nuova torrida Europa. C’è qualcosa che fa cadere questa bizzarra ipotesi: in zone calde – e anche caldo-umide – del mondo la febbre gialla non esiste. Né in Asia, dall’India al Sud Est Asiatico, né in Centro America, e in quasi tutto il Sud America, fino al Nord Africa e al Sud Africa o all’Oceania, posti dove le temperature non sono esattamente quelle italiche.
Il procurato allarme di Bassetti ora però trova un’eco negli eco-avvisi dell’OMS, che punta il dito sulle zanzare, che vengono definite come un serio rischio per la salute anche nei Paesi occidentali. Le zanzare sono sicuramente l’infestante più fastidioso dell’estate: questi piccoli insetti sono sempre stati presenti nelle nostre zone. Ma ora, a causa del riscaldamento globale, è importante sottolineare anche l’aumento dell’attività delle zanzare in Europa. «Normalmente, durante i mesi più freddi, le specie di zanzare comuni ai Paesi dell'Europa meridionale vanno in letargo, adottando una fase di resistenza», afferma Rubén Bueno Mari, past president dell'Associazione europea per il controllo delle zanzare (European Mosquito Control Association). «Questa situazione sta cambiando e ora osserviamo un'attività delle zanzare durante tutto l'anno, il che equivale a un aumento delle punture di zanzara e dei rischi per la salute pubblica».
Parole forti, ma trovano riscontro nella realtà? Chi è stato punto dalle zanzare a Natale? Ma nemmeno a Pasqua. E quanti casi di malattie trasmesse da questi insetti sono state segnalate? Una realtà virtuale finisce per essere percepita come una minaccia reale, concreta. E se si è sotto minaccia, allora la paura è d’obbligo. Anche perché la febbre gialla è un’altra di quelle malattie per le quali sembra che non ci siano cure efficaci, anche se fortunatamente esiste un vaccino, che tuttavia presenta il limite di non poter essere somministrato alle persone con più di 60 anni, a motivo degli effetti collaterali documentati negli anziani e che hanno portato le case farmaceutiche stesse a sconsigliarne l’uso. I poveri anziani e fragili non potrebbero difendersi se non vivendo costantemente sotto una zanzariera e cospargendosi quotidianamente di creme repellenti.
Per fronteggiare l’ennesima emergenza, quella delle zanzare – che in realtà come il lettore avrà ben compreso è qualcosa di endemico destinato a tornare ogni anno come il caldo a luglio e agosto, e che ha sempre caratterizzato le estati degli italiani – l’OMS ritiene che occorrano campagne di informazione dei cittadini. Non solo: occorre investire risorse nello studio comportamento delle zanzare e di altri insetti.
Una azienda, Rentokil ha recentemente sviluppato una "Blood Room" nel suo centro di innovazione in Gran Bretagna: si tratta di un laboratorio innovativo, dal nome inquietante di “stanza del sangue”, che ospita zanzare larvali in vaschette d'acqua e le zanzare adulte in gabbie di tessuto che si sono perfettamente adattate alla struttura; vengono nutrite con sangue umano proveniente dal servizio sanitario nazionale e sottoposto a controlli per le malattie. Questo, afferma il dottor Murray, uno dei ricercatori dell’azienda, «ci permette di testare alcune innovazioni (come nuove trappole, nuovi insetticidi, eccetera) in condizioni di laboratorio prima di lanciare le nostre soluzioni innovative sul mercato».
Con l’auspicio che da questi laboratori non escano nuovi mostri come il virus di Wuhan.