Il Grido della Pace. Zuppi commentato da mons. ICS.
Jul 13, 2023Riproponiamo questa lettura dal blog di Marco Tosatti
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Cari amici e nemici di Stilum curiae. mons. Ics offre alla vostra attenzione queste riflessioni su un libro di Andrea Riccardi, fondatore di Sant’Egidio. Buona lettura e condivisione.
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Caro Tosatti ho appena letto sulla rubrica di Giuseppe Rusconi “Rossoporpora” che Andrea Riccardi, fondatore della Comunità sant’Egidio ed ex ministro per l’integrazione nel Governo Monti, ha scritto e presentato a Roma qualche giorno fa il suo ultimo libro: “Il grido della Pace”. Da quanto posso aver capito il libro potrebbe riferirsi alla guerra in Ucraina, con opportuni riferimenti alla Shoah, al dialogo interreligioso, all’ecumenismo, ecc.
Racconta Rusconi che a presentare il libro c’erano prestigiosi intellettuali esperti del tema Pace, quali Marco Damilano ( ex direttore dell’Espresso, attualmente con Rai 3), la prof. Donatella di Cesare, il sociologo De Rita e infine il Card. Zuppi ( anche lui appartenente alla Comunità di Sant’Egidio).
Il Presidente della Cei, Card. Zuppi, non poteva non affermare l’orrore per la guerra e per l’odio, certo con speranza per la pace.
Bene, ma cosa è la pace? Il candidato a succedere all’attualie Pontefice avrebbe potuto spiegarlo con meno riferimenti all’esigenza della diplomazia e più all’insegnamento della tradizione della Chiesa.
Dice (ex Blog Rossoporpora) che “la vera pace è quando nessuno perde”. Nulla di meno vero, non è affatto così. La pace dove nessuno perde sembra piuttosto essere un “armistizio”. La vera pace vuole che qualcuno perda. La vera pace si ottiene quando l’orgoglio perde. E ciò non avviene grazie alla diplomazia, ma con la lotta interiore. Ma non basta, la pace vuole anche l’affermazione della Verità che vince sulla menzogna.
Spesso si tende a confondere pace con tranquillità e la si cerca dove non si può trovare. Perciò il mondo è pieno di Nobel per la pace e bandiere per la pace e di sfilate o manifestazioni per la pace … e guerre di tutti i generi ovunque. Perciò tutti gli uomini stanno lavorando per la pace, stanno facendo la pace, stanno raccogliendo fondi per la pace, ma hanno dimenticato, e non gli viene ricordato dai preti, che per avere la pace deve esser Dio a vincere. La Pace è un dono di Dio che sorpassa ogni intelligenza e “… si concede solo agli uomini di buona volontà” (Lc,2,14).
Come spiegò il grande Benedetto XVI in Caritas in Veritate e nella parte da Lui scritta di Lumen Fidei, è dal cuore dell’uomo che nascono i disordini ed è il cuore dell’uomo che va cambiato per ottenere la pace. Pertanto non cambiando gli “strumenti” socio- economici – politici, ma solo anzitutto cambiando il cuore dell’uomo, il resto viene di conseguenza. E chi deve cambiare il cuore dell’uomo, continua Benedetto XVI nella sua parte di LumenFidei, è la Chiesa, che si deve occupare appunto di formare il cuore degli uomini, insegnando loro a pregare, con un Magistero di Verità, assicurando i Sacramenti.
La pace nel mondo inizia nel cuore dell’uomo. Ma questo non viene più insegnato e proposto. Perciò la parola pace serve forse solo a vendere libri…
Mons ICS