Non vogliamo avere figli ed essere infelici
Apr 17, 2023Oggi mi sento di riflettere su un articolo apparso sul fatto quotidiano che è diventato virale. L’ho visto condiviso molte volte dai miei contatti e dai miei amici. In questo articolo una coppia, credo inglese (l’articolo originale è apparso sul quotidiano inglese Daily Mail), dichiara di non volere figli perchè i figli sono un peso e limitano le possibilità di vivere spensieratamente la vita e di godere appieno dei piaceri derivanti dallo stare insieme. Vi lascio il link all’articolo completo. Parto, in questa mia riflessione, da un virgolettato attribuito a Taylor moglie di Justin, la protagonista dell’intervista.
Non vogliamo avere figli ed essere infelici: ora facciamo sesso selvaggio 4 volte a settimana, 12 viaggi all’anno e i fine settimana… Perché cambiare?
Premetto che non voglio giudicare queste due persone e che ognuno è libero di scegliere come vivere la propria vita e il proprio matrimonio o relazione affettiva in genere. Premesso questo è però interessante riflettere su quello che significa vivere un matrimonio in questo modo. Farò alcune considerazioni personali e vi chiedo di fare le vostre nei commenti.
Il senso del matrimonio.
Taylor mostra una modalità di pensare il matrimonio che mi pare essere sempre più comune. Perchè sposarsi? Io credo di essermi sposato per una ragione completamente diversa e in un certo senso opposta a quella di Taylor. Taylor, almeno per quello che traspare dall’intervista, si è sposata con Justin perchè con lui sta bene. Perchè con lui riesce ad appagare i suoi desideri affettivi e sessuali, perchè con lui riesce a fare viaggi e condividere gli stessi interessi. Insomma Justin le rende la vita più bella. Justin le serve. Il centro è lei. Le conviene stare con lui per quello che ne ha in cambio. Naturalmente credo valga la stessa cosa per il marito. Per me non è così? All’inizio lo è stato ma poi, grazie a Dio, il mio matrimonio ha avuto una svolta. Sono riuscito a fare quello scatto necessario a progredire nella relazione e a renderla meno basata sulla convenienza e più sull’amore. Già perchè l’amore non è quello che descrive Taylor. Cosa significa amare? Con il tempo ho imparato a donarmi sempre di più a Luisa in modo incondizionato. Quando lei mi fa stare bene e quando ci riesce meno per tanti motivi. Ho compreso il senso del matrimonio nel matrimonio stesso. Un matrimonio funziona quando il senso lo si trova nel donarsi e non in quello che ne ricevi in cambio.
Due serbatoi che si svuotano.
Io credo che stare insieme principalmente per prendere dall’altro non funziona. Se entrambi abbiamo bisogno di riempire il nostro serbatoio relazionale, affettivo e sessuale prima o poi rischiamo di rimanere a secco. Perchè se per dare dobbiamo prima prendere è normale che basta che, per qualsiasi motivo, l’altro non sia più in grado di soddisfarci nei nostri bisogni, e noi a nostra volta inizieremo a far mancare affetto, tenerezza, cura e servizio. Ciò non può che allontanarci sempre di più. Ciò non può che far morire la relazione. Ed è questo il motivo credo dei tanti divorzi del nostro tempo. Perchè tanti si sposano con l’idea di Taylor: mi sposo perchè l’altro mi rende felice. Di conseguenza se l’altro dovesse smettere di rendermi felice perderebbe di senso anche il matrimonio. Il matrimonio non è questo. Solo nel dono incondizionato l’altro si sentirà amato per quello che è. Amare per quello che si dà equivale a non amare. Equivale ad usarsi e basta. Io non voglio un amore così. Io voglio un amore che costa ma che sa di vero e che ti fa sentire amato sempre anche nella debolezza.
I figli sono un intralcio?
Arriviamo ora alla questione più importante evidenziata da Taylor. I figli non permettono, secondo la donna, di vivere il matrimonio pienamente. Adesso posso rispondere. Che tipo di matrimonio è il vostro? Come quello prospettato da Taylor o come quello che vi ho prospettato io? Se cercate un matrimonio alla Taylor allora non fate figli. Ha ragione lei. Se il centro siete voi i figli sono una palla al piede. Quando ci sono i figli è vero che tutto è più faticoso e difficile. E’ vero che fare l’amore diventa molto più problematico perchè non si trova più così facilmente il momento adatto e si è molto più stanchi. E’ vero che i viaggi saranno molti di meno e che magari ci si deve alzare presto anche nel week end. Il discorso di Taylor non fa una piega. E allora perchè io ho fatto non un figlio ma quattro? Perchè dopo l’esperienza del primo che mi ha distrutto fisicamente ho deciso con Luisa di averne altri? Perchè ho scoperto il segreto dell’amore. L’amore ti riempie davvero quando dai tutto. Quando ti doni per l’altro fino in fondo. Quando ti scopri felice per avere fatto felice l’altro. Quando non stai più a misurare quanto fai tu e quanto fa l’altro ma continui a fare anche solo per vedere l’altro meno stanco e meno preoccupato. Solo se vivi il matrimonio in questa modalità avrai il desiderio di rendere fecondo il tuo amore (fecondità che non si concretizza solo attraverso il concepimento di figli ma in tanti altri modi). Per questo credo che chi non desidera avere figli (non che non può) in realtà non vive un matrimonio basato sull’amore. Perchè se vuoi davvero amare non ti basti più, non basta più la relazione con tuo marito o con tua moglie, ma questo amore trabocca e prende carne nei figli. Certo ho dovuto rinunciare a tante cose, ma non sono rinunce vere. Ho scelto quello che credo sia il meglio, ho scelto quello che dà senso e pienezza alla vita. Per questo non invidio i viaggi e la vita di Taylor ma sono strafelice della scelta che ho fatto e che rifarei non una ma mille volte perchè la considero molto più ricca e bella di quanto avrebbe potuto essere senza figli e con qualche lusso in più.
Auguro a Taylor e a suo marito che possano fare questo salto di qualità, che possano comprendere la bellezza del dono gratuito e dell’amore. Allora il desiderio di un bambino verrà loro naturale perchè avranno aperto il cuore al dono.
Antonio e Luisa