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Vaccinazione globale, salute pubblica e speciazione antropologica

covid leonardo guerra sabino paciolla Jul 11, 2023

Da marzo 2020 i vari governi, che si sono succeduti, ripetono ossessivamente che tutto quello che hanno fatto durante l’Emergenza Covid 19 lo hanno fatto per il nostro bene, in buona fede e che non c’era altra possibilità alternativa alla vaccinazione di massa.

Fin dal primo momento, tuttavia, hanno portato avanti una propaganda condita con tecniche di comunicazione di marketing tipiche del largo consumo basate su “slogan” (linguaggio primordiale, privo di espressività) generalmente utilizzati da televenditori e teleimbonitori. Nessuna delle loro scelte è mai stata sostenuta da alcuna evidenza scientifica. Tutto basato sul motto: “ti devi fidare e basta” perché te lo dico io. Ne ricordo una per tutte che rimarrà nella storia dell’umanità: ”non ti vaccini, ti ammali e muori, non ti vaccini e contagi”…tutte queste false comunicazioni pubbliche sono ancora impunite e sono servite soltanto a generare terrore per spingere la gente a vaccinarsi, rischiando la loro salute e la loro vita per nulla.

Buona fede? Difficile se non impossibile da riconoscere, anche per uno che non vuole pensar male, come il sottoscritto. I fatti smentiscono nettamente la narrazione unica del governo in modo completo e sono disponibili ormai da molti mesi se non anni. Sappiamo per certo, infatti, anche se riconosciuto parzialmente e dopo ben due anni dal Ministro della Salute, che le cure domiciliari precoci, che sono state negate e combattute a spada tratta anche in tribunale da Speranza, erano disponibili già da aprile 2020. Cure sicure, efficaci e a basso costo, in grado di ridurre il rischio di ricovero in ospedale del 90%, come confermato dallo stesso Istituto Mario Negri. Le prove di efficacia negativa nelle persone vaccinate erano già evidenti da settembre 2021 (fonte: Ministro della Salute Israeliano). Ma nessun cambiamento o adeguamento del programma è stato mai attuato. La recente relazione del Dr David Martin tenuta all’ “International Covid Summit 2023” tenutosi al Parlamento Europeo (rimosso su YouTube) ha messo in luce verità nascoste e decisamente inquietanti. Così come l’ultimo blocco di dati di vaccino vigilanza passiva (segnalazioni spontanee dei danneggiati, quindi grandemente sottostimate!) rilasciato recentemente dalla stessa Pfizer tramite FOIA, in cui si riportano 3.000 morti, 900 casi di cecità, 700 complicazioni in gravidanza nel periodo di osservazione che va dal 19 dicembre 2021 al 18 giugno 2022. Report di 400 pagine, datato 21 giugno 2023. Sintesi riportata anche dalla Nuova Bussola Quotidiana. Ciò che colpisce di più è la generale e glaciale indifferenza verso la gratuita sofferenza indotta in persona che erano in piena salute.

Se, quindi, il governo avesse avuto una minima, onesta e limpida volontà di garantire sicurezza ed efficacia (“primum non nocère”) alla popolazione nell’introdurre un nuovo trattamento vaccinale non avrebbe mai potuto spingere, obbligare e praticare, da subito, un trattamento sperimentale a tappeto, indiscriminato (includendo donne incinte, bambini, persone fragili, ecc.). La biotecnologia a base di mRNA, di cui stiamo parlando, era completamente priva di prove cliniche di sicurezza su donne incinte e pazienti oncologici e fragili, dati di genotossicità e cancerogenicità. Il set di prove cliniche di sicurezza e di efficacia sul resto della popolazione era, inoltre, ampiamente insufficiente per qualità e completezza dei dati. Perfino Bill Gates il 18 febbraio del 2022 ha affermato pubblicamente che questi cosiddetti vaccini a mRNA non funzionano e hanno fallito. La quantità di evidenze che provano quanto affermato sopra è impressionante. Nonostante tutto continua a non cambia nulla.

Intravedo già l’obiezione: “facile, ex post, pronunciarsi”. Vi posso assicurare che mi pronuncio pubblicamente e apertamente su questi temi da maggio 2020. Nel luglio 2021 ho perfino scritto e inviato un appello pubblico al governo perché escludesse dalla vaccinazione Covid 19 almeno i giovani e i bambini, motivando scientificamente la posizione.

Il trattamento vaccinale (in realtà si tratta di una terapia genica) è stato reso addirittura obbligatorio, direttamente o surrettiziamente, tramite l’applicazione di uno strumento di coercizione: il green pass e il super green pass, in base al Regolamento Ue 953/2021. Inoltre, alla comparsa dei primi Eventi Avversi (EA) gravi, la buona fede avrebbe obbligato il governo a ritirare tali prodotti dal mercato, almeno dalla metà del 2021.

Peraltro, i fatti di cronaca, inqualificabili, emersi dall’e-mail e dalle intercettazioni del DG di AIFA, portati alla luce dalla trasmissione “Fuori dal Coro”, sembrano confermare una volontà addirittura negativa verso la Salute Pubblica volta, invece, a proteggere, anche a costo della vita delle persone, tale operazione.

Il sospetto, a questo punto, legittimo è che tutto sia stato architettato e sia servito a far accettare alla popolazione l’introduzione del Green pass (vero obiettivo): un lasciapassare che comprime e limita, fino ad azzerare, la libertà e i diritti costituzionali e umani e trasformandoli progressivamente in concessioni del governo. Lo conferma il fatto che è prevista la sua estensione d’utilizzo anche nelle fasi successive del Covid reset, tanto care a WEF, all’OMS e all’Agenda ONU 2030. Mi riferisco al Digit reset e al Climate reset, veri obiettivi del piano del New World Order.

Il modello di business che risulterebbe delinearsi, dall’analisi dei dati di vaccino-vigilanza (V-Safe e VAERS del Center of Diseases Control degli USA), sembra indicare un forte aumento dell’incidenza delle malattie croniche e di casi di cancro nella popolazione.

L’incidenza di EA, se si guarda ai migliori dati di vaccino-vigilanza attiva disponibili: V-Safe del CDC, rischia di essere pari al 30% cioè: circa 15 milioni di casi, di cui, la grande maggioranza ancora sommersi. Un’enormità. Questi EA hanno un innesco temporale e caratteristiche variabili da persona a persona e comportano visite mediche urgenti, obbligando le persone all’esborso diretto di una quantità rilevante di denaro, per superare l’elevata barriera d’accesso eretta e rappresentata dalle lunghe liste d’attesa del SSN, con l’assunzione di farmaci praticamente a vita. La salute pubblica generale post vaccinazione Covid 19, per queste persone, rischia di coincidere con la pura sopravvivenza, con una bassa o scarsa qualità di vita, in uno stato di angoscia perenne e con un forte esborso di denaro (“out of pocket”), che nel ’21 corrisponde ad un aumento del +20%, e che vale complessivamente, ormai, quasi 40 miliardi di euro.

Infatti, fra gli altri effetti generati dal “flat bombing” vaccinale (corrispondente termine militare), oltre al crollo dello stato di salute generale, prevalgono l’impoverimento e l’indebitamento delle masse, coincidente perfettamente allo slogan che ci ripete in modo martellante ormai da anni il World Economic Forum: “….non possiederai nulla e sarai felice!”.

Breve parentesi sulla “tosatura dei contribuenti”….. non dimentichiamo che l’acquisto, di questi sieri continua imperterrito a “tambur battente” come non fosse successo nulla. La spesa progressiva corrisponde a circa 5 miliardi. 64, invece, sono i miliardi previsti nel budget dello stato in questo biennio (2022-23) per l’aumento del bilancio della difesa al 2% richiesto dalla NATO. Infine, negli ultimi 15 mesi fino a marzo di quest’anno, dai conti correnti degli italiani, grazie a speculazioni operate anche da aziende energetiche partecipate e all’innalzamento dei tassi d’interesse decretato da parte della BCE, sono spariti ben 61 miliardi di euro.

Il vero scopo e risultato di queste operazioni, apparentemente scollegate, è sotto gli occhi di tutti: terrore e preoccupazione per il futuro, forte instabilità, forte incertezza, impoverimento e caos sociale continuo. Quindi, i cosiddetti vaccini Covid 19 sembra siano stati un ulteriore “catalizzatore” chiave propedeutico per l’indebolimento continuo, fisico e mentale delle masse, strategicamente fondamentale per il processo di “speciazione antropologica (eugenetica)” in corso da tempo in occidente e iniziato ormai da almeno alcuni decenni.

Un vero e proprio processo di selezione artificiale, guidato da menti malate, di una nuova specie umana che sia mansueta, che rinunci volontariamente al pensiero critico, al libero arbitrio e a tutti i suoi diritti naturali e prerogative umane, in cambio dell’offerta di false sicurezze e comodità. Una nuova razza assuefatta e rassegnata, che sia pronta a stare senza protestare, supinamente, nel posto dove viene collocata e negli spazi di libertà compressa delle “città dei 15 minuti”.

Ma la vera domanda che aleggia insistentemente è la seguente….come possiamo fidarci ancora di questa politica e di questi politici?